Regolamento pesca in provincia di Bologna

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FABRIZIO S…….
view post Posted on 7/4/2011, 20:42




PROVINCIA di BOLOGNA
Assessorato Agricoltura e Pianificazione Faunistica
Servizio Tutela e Sviluppo Fauna
NOVITÀ
In tutte le acque D la pesca è consentita esclusivamente con ami privi di ardiglione o con
ardiglione schiacciato. La slamatura dei pesci risulta così più agevole ed aumenta la
sopravvivenza degli esemplari rilasciati.
In caso di cattura di salmonidi di lunghezza inferiore a cm 22 è obbligatorio il taglio della
lenza.
Calendario PESCA 2010
SINTESI DELLA NORMATIVA VIGENTE
Esercizio della pesca
- L'esercizio della pesca è consentito a coloro che siano in regola con gli adempimenti previsti dalle
norme regionali. (Licenza di pesca rilasciata dal Comune di residenza e versamento di rinnovo
annuale per € 22,72).
- I pescatori che intendono esercitare la pesca nelle zone classificate "D" e la pesca ai
salmonidi in acque classificate “C” devono munirsi del tesserino regionale di pesca controllata
per la registrazione delle catture.
Classificazione delle acque ai fini della pesca sportiva
In Provincia di Bologna sono classificate <<b>> tutte le acque correnti e di bonifica collocate a
Nord della Via Emilia.
Sono classificate <<c>> tutte le acque correnti e lacustri collocate a Sud della Via Emilia con
l’esclusione dei tratti di corsi d’acqua classificati <<d>>.
Sono classificate <<d>> le acque di tutti gli affluenti di sinistra del fiume Reno dal confine con la
Provincia di Pistoia fino alla S.P. Vergato-Zocca compresa l’asta principale del fiume Reno fino
alla diga di Molino del Pallone ed escluso il tratto di torrente Silla a valle della località Borre. Sono
classificati <<d>> anche i seguenti tratti:
- Torrente Limentrella di Treppio, dal confine con la provincia di Pistoia fino alla briglia del
Bacino di Suviana;
- Torrente Limentra, dal Bacino di Suviana al ponte di Verzuno;
- Torrente Setta, dal confine con la provincia di Firenze fino al ponte Setta;
- Torrente Croaro, Torrente Oggiola e Torrente Piantone: dalle sorgenti al ponte SS. 64;
- Torrente Sambro: dalle sorgenti al ponte SP.61 denominato anche ponte di Valle, escluso
l'invaso del Lago di Bivio;
- Rio Voglio: dalle sorgenti al ponte SP. S.Benedetto Val di Sambro;
- Torrente Savena dal confine con la provincia di Firenze alla briglia del lago di Castel dell'Alpi;
- Rio degli Ordini, dalle sorgenti al ponte di immissione nel lago di Castel dell'Alpi;
- Torrente Gambellato, dal confine con la provincia di Firenze al ponte strada comunale per
Roncobilaccio;
- Torrente Brasimone, dalle sorgenti a m 20 circa a monte del ponte denominato Gorgogliozzo e a
valle della diga del Bacino del Brasimone fino al ponte per S. Damiano;
- Rio Torto, dalle sorgenti alla immissione nel Bacino del Brasimone;
- Torrente Piattello, dalle sorgenti alla confluenza con il torrente Savena;
- Torrente Lognola, dalle sorgenti alla confluenza con il torrente Savena;
- Rio Magnola, dalle sorgenti al ponte della SS. 610 (Montanara-Selice);
- Torrente Dardagna;
- Rio Canelli.
Sono inoltre classificati di categoria "D" anche tutti gli affluenti dei corsi d'acqua sopraccitati
limitatamente ai tratti elencati.
Attrezzi consentiti
1. Nei tratti di corsi d'acqua compresi nelle zone classificate <<b>> sono consentiti:
a) da una a tre canne, con o senza mulinello, munite ciascuna con non più di tre ami, collocate entro
uno spazio di m. 10;
b) una bilancella con lato massimo della rete di m. 1,50 montata su palo di manovra la cui lunghezza
non può superare i m. 10. Il lato delle maglie non deve essere inferiore a mm. 10. Durante l'uso della
bilancella è proibito guadare, ranzare, ed intorbidire l'acqua. È inoltre proibito appendere la
bilancella ad una fune attraverso il corso d'acqua. È proibito l'uso della bilancella quando la
larghezza dello specchio d'acqua è inferiore a m. 3 e la profondita' è inferiore a m. 0,50;
c) da una a tre lenze a mano con non più di tre ami ciascuna.
2. Nelle acque di categoria <<c>> ad ogni pescatore è consentito esercitare la pesca con una sola
canna armata con amo, con o senza mulinello. È consentita la pesca al lancio con esca artificiale o
con moschera o camolera, con non più di tre ami.
3. Nelle acque della zona <<d>>, la pesca è consentita ad ogni pescatore esclusivamente con ami
privi di ardiglione o con ardiglione schiacciato. Gli attrezzi e le modalità consentite sono le
seguenti:
a) una canna con o senza mulinello, munita di non più di un amo usata con esca naturale o
artificiale;
b) una canna con o senza mulinello munita di non più di tre anni, usata con esche artificiali
(moschera o camolera);
c) una canna con mulinello munita di una ancoretta usata con esca <<artificiale>>.
Nell'esercizio della pesca in acque “D” è vietata la detenzione e l'uso della larva di mosca carnaria e
delle uova di salmone ed è vietato ogni tipo di pasturazione.
Periodi di pesca
- Nelle acque delle zone "D" è vietato l'esercizio della pesca ad ogni specie ittica durante il periodo
compreso tra la prima domenica di ottobre e l'ultima domenica di marzo.
- In tutte le acque interne è vietata la pesca alle seguenti specie ittiche nei periodi sotto riportati:
----------------------------------------------------------------
S P E C I E Periodo di divieto
----------------------------------------------------------------
Barbo comune 1/4 - 31/5
Barbo canino 1/4 - 31/5
Carpa 15/5 - 30/6
Cheppia 1/5 - 30/6
Gambero 1/1 - 31/12
Ghiozzo di fiume 1/1 - 31/12
Granchio 1/1 - 31/12
Lasca 1/2 - 31/5
Luccio 15/12 - 15/4
Persico reale 1/4 - 31/5
Salmerino dalla prima domenica di ottobre all'ultima domenica di marzo
Scazzone 1/1 - 31/12
Storioni 1/1 - 31/12
Temolo 1/10 - 31/5
Tinca 15/5 - 30/6
Trota fario dalla prima domenica di ottobre all'ultima domenica di marzo
Divieti
- Sono vietate:
a) la pesca con le mani, la pesca subacquea e la pesca in acque ghiacciate;
b) la pesca con sostanze esplosive, tossiche, inquinanti ed anestetiche o con l'impiego della
corrente elettrica;
c) la pesca con l'ausilio di fonti luminose, ad esclusione del galleggiante luminoso e delle piccole
luci di servizio purché non servano in alcun modo quale richiamo per il pesce;
d) la pesca e la pasturazione con sangue ovvero con miscele contenenti sangue;
e) la pesca o comunque la collocazione di reti od altri attrezzi, ad esclusione della canna e della
lenza a mano, a meno di quaranta metri a monte e a valle da passaggi di risalita per i pesci, da
griglie o da strutture simili, dalle macchine idrauliche, dalle cascate, a monte ed a valle dei
mulini e dalle opere di difesa dei ponti e dalle dighe di sbarramento;
f) la pesca a strappo con canna o lenza a mano armate di ancoretta anche se priva di esca;
g) la pesca da natante e da qualunque tipo di attrezzatura galleggiante.
- È fatto altresì divieto di abbandonare esche, pesce o rifiuti a terra, lungo i corsi e gli specchi
d'acqua e nelle loro adiacenze o di immettere rifiuti nelle acque.
Orari di pesca
- L'esercizio della pesca nelle acque delle zone classificate "A" non è soggetto a limitazione di
orario.
- Nelle acque di altra categoria, la pesca è consentita secondo gli orari sotto indicati:
a) dal 1 gennaio al 28 febbraio: dalle ore 7.00 alle ore 18.00;
b) dal 1 marzo al 30 aprile: dalle ore 5.00 alle ore 19.00;
c) dal 1 maggio al 31 maggio: dalle ore 4.00 alle ore 20.00;
d) dal 1 giugno al 31 agosto: dalle ore 4.00 alle ore 21.00;
e) dal 1 settembre al 31 ottobre: dalle ore 5.00 alle ore 19.00;
f) dal 1 novembre al 31 dicembre: dalle ore 7.00 alle ore 18.00.
- Durante il periodo in cui vige l'ora legale, devono essere effettuati gli spostamenti di orario
stabiliti dalla legge istitutiva.
- Per la sola pesca dell'Anguilla e del Pesce gatto, consentita esclusivamente con l'uso della canna,
nei tratti dei corsi d'acqua compresi nelle zone "B" e nelle acque di bonifica il termine della giornata
di pesca è stabilito comunque alle ore 24.00.
Durante la pesca notturna dell'Anguilla e del Pesce gatto è vietata la detenzione di altre specie
ittiche ad esclusione di quelle utilizzate come esca e delle specie alloctone.
- Nelle acque "D" è vietato l'esercizio della pesca ad ogni specie ittica durante il periodo compreso
tra le ore 19.00 della prima domenica di ottobre e le ore 5.00 dell'ultima domenica di marzo.
Misure minime di cattura
- È vietata la pesca di esemplari delle seguenti specie ittiche con lunghezza inferiore a quella sotto
indicata:
____________________________________________________________________________________________________________
SPECIE MISURA MINIMA SPECIE MISURA MINIMA
Anguilla 30 cm Orata 24 cm
Barbo comune 20 cm Passera pianuzza 12 cm
Barbo canino 20 cm Persico trota 16 cm
Carpa 30 cm Persico reale 16 cm
Cavedano 16 cm Pigo 18 cm
Cefalo e Muggini 20 cm Salmerino 25 cm
Cheppia 25 cm Spigola o Branzino 27 cm
Go 12 cm Temolo 28 cm
Luccio 50 cm Tinca 25 cm
Trota Fario 22 cm
- Gli esemplari catturati di misura inferiore a quella consentita, esclusi quelli delle specie alloctone,
devono essere immediatamente rimessi in acqua con ogni cautela, procedendo altresì alla
rescissione della lenza qualora la slamatura appaia pericolosa per la loro sopravvivenza.
- In caso di cattura di salmonidi di lunghezza inferiore a cm 22 è obbligatorio il taglio della
lenza. È consentita la deroga alla rescissione della lenza nel caso di utilizzo di esche di tipo
artificiale.
- È vietata la reimmissione in acqua degli esemplari catturati appartenenti a specie alloctone e
comunque non comprese nel seguente elenco:
Alborella Nono
Anguilla Orata
Barbo canino Passera
Barbo comune Persico reale
Bottatrice Pigo
Carpa Rovella
Cavedano Sanguinerola
Cefalo Savetta
Cheppia Scardola
Cobite Scazzone
Ghiozzo padano Spigola
Go Spinarello
Gobione Storione cobice
Lampreda di fiume Storione comune
Lampreda di mare Tinca
Lasca Triotto
Latterino Trota fario
Luccio Vairone
Muggine bosega Muggine dorato
Muggine calamita Muggine musino
Limiti quantitativi di cattura
- La pesca dei salmonidi (Trota fario, ecc.) è limitata, nella giornata, a non più di 5 esemplari per
pescatore.
- La pesca dei timallidi è limitata nella giornata a non più di due esemplari per pescatore.
- La pesca del Vairone è limitata nella giornata a non più di 50 esemplari per pescatore.
- Ai fini statistici e di controllo, le catture di salmonidi e di timallidi devono essere annotate
sull'apposito tesserino, che deve essere utilizzato nelle zone classificate "D" e “C”.
- Il pescatore sportivo non può comunque catturare giornalmente pesci in quantità superiore a quelle
sotto indicate:
ZONE "A" Kg 7
ZONE "B" Kg 4
ZONE "C" e "D" Kg 3 compresi i salmonidi e i timallidi
- È fatta deroga ai limiti predetti quando il peso viene superato a causa dell'ultimo esemplare
catturato.
- Gli esemplari di specie alloctone non concorrono alla formazione dei quantitativi sopraddetti.
Limite alla detenzione e all'uso di esche e pasture
- Il limite quantitativo di detenzione e di uso delle esche e delle pasture è fissato nelle quantità sotto
indicate:
ZONA "A" - Kg 7 nelle acque fluenti,
- Kg 5 nelle acque di bonifica.
ZONA "B" - Kg 4 in tutte le acque.
ZONA "C" - Kg 1 in tutte le acque.
ZONA "D" - Nessuna pasturazione è consentita.
Cattura delle rane
- La cattura delle rane, limitatamente a quelle di interesse alimentare ("rane verdi"), è consentita a
chi è in possesso della licenza di pesca.
- La cattura è vietata dal 1 gennaio al 30 giugno.
- La cattura giornaliera non può superare i cinquanta capi.
- La cattura è consentita esclusivamente nelle ore diurne ed unicamente con i seguenti mezzi:
a) lenza con fiocco di lana o altro materiale idoneo a boccone;
b) lenza con pallina di sughero, o plastica, o altro materiale.
- La cattura è vietata nelle Zone di Ripopolamento e Frega e all’interno dei territori inclusi nel
sistema regionale delle aree protette.
Le disposizioni sopra riportate sono da ritenersi come sintesi orientativa e non completa della
normativa vigente.
AMBITI PROTETTI
ZONE di RIPOPOLAMENTO e FREGA
Fiume Reno
Dal ponte ferroviario di Lippo al guado con tubi della strada privata della Cava (guado del pastore).
Bacino di Molino del Pallone
Il tratto recintato del manufatto di proprietà ENEL.
Bacino di Pavana
Dal manufatto della galleria che va al Bacino di Suviana fino alla fine della diga.
Rio Maggiore
Dal ponte della Piscina comunale di Porretta Terme al ponte della S.S. 64 (via Roma).
Rio Sasso
Dal ponte della S.S. 324 - Passo delle Radici alla confluenza nel torrente Silla.
Rio Freddo
Dalle sorgenti alla confluenza nel rio Sasso, compresi gli affluenti.
Rio Bagnadori
Dalle sorgenti alla confluenza con il torrente Silla, compresi gli affluenti.
Torrente Silla
Dalle sorgenti alla briglia a valle del Rifugio Segavecchia compresi gli affluenti ricadenti in questo tratto.
Dall’opera di presa del Canale Assaloni alla confluenza del Rio Sasso.
Torrente Croaro
Dalla sorgente al Molino della Serra.
Lago Cavone
Intero perimetro.
Bacino di Suviana
Parte destra nel tratto di proprietà ENEL adiacente al cancello, risalendo a monte oltre il termine del
complesso di 300 mt circa.
Dalla diga agli ancoraggi a terra delle boe di delimitazione dell’area di scarico, su entrambe i lati,
compresa tutta l’area sottesa dal cavo delle boe.
Bacino di Brasimone
Tutto il tratto del Centro ENEA protetto dal muraglione compreso il rio Torto e relativi affluenti.
Torrente Gambellato
Dal ponticello del Molino Gambellato al ponte di Roncobilaccio compreso l’intero corso del rio S. Giacomo
e i primi 300 metri del rio Bagnolo a risalire dalla confluenza.
Torrente Brasimone
Dal ponticello di Ca’ Fontana del Boia al ponte di immissione nel bacino Brasimone, compresi i relativi
affluenti.
Rio Voglio
Dalle sorgenti alla confluenza del Rio Roncoferro, compreso l’intero corso del Rio Roncoferro stesso.
Rio Sambruzzo
Dalle sorgenti al ponte della strada Madonna dei Fornelli – Qualto.
Rio Maggio
Intero corso dalla sorgente all’immissione nel torrente Sambro.
Torrente Setta
Tratto compreso tra 200 metri a monte e a valle dell'opera di presa HERA.
Torrente Samoggia
Dal ponte ferroviario di Bazzano al guado di via Magione.
Torrente Idice
Dal Molino delle Donne al guado di Molino Grande.
Dal ponte ferroviario Ercolana al ponte di S. Martino in Argine.
Torrente Savena
Da 500 metri a monte a 500 metri a valle delle Gole di Scascoli.
Rio degli Ordini
Dalle sorgenti al ponte di immissione nel lago di Castel dell’Alpi.
Torrente Zena
Dal ponte di Botteghino Colonna alla confluenza nel torrente Idice.
Torrente Santerno
Dal ponte FF.SS. Bologna - Rimini a via Cà del Forno.
Canale dei Molini
Dall’opera di presa sul torrente Santerno al ponte di Via del Santo.
Canale Emiliano - Romagnolo
Dalla sotterranea del fiume Reno al ponte di via Bisana.
Da 200 metri a monte della sotterranea del Canale Navile e via Saliceto a 200 metri a valle della stessa.
Da 200 metri a monte della sotterranea del Canale Savena abbandonato e S.S. 64 a 200 metri a valle della
stessa.
Da 200 metri a monte della sotterranea del Torrente Idice a 200 metri a valle della stessa.
Da 200 metri a monte della sotterranea del Torrente Quaderna a 200 metri a valle della stessa.
Da 200 metri a monte della sotterranea del Torrente Gaiana a 200 metri a valle della stessa.
Da 200 metri a monte della sotterranea del Canale di Medicina a 200 metri a valle della stessa.
Da 200 metri a monte della sotterranea del Torrente Sillaro al ponte di via Ladello.
Da 200 metri a monte della sotterranea della S.S. Selice a 200 metri a valle della stessa.
Dal ponte di via Fondarelle al confine con la Provincia di Ravenna.
Canale Riolo
Dal ponte denominato della Madonna al ponte Tombetta.
Scolo Tombe
Dal ponte dell’autostrada A 13 alla confluenza nel canale Lorgana compreso anche il diversivo di scarico nel
canale della Botte.
Scolo Calcarata
Dal ponte dell’autostrada A 13 alla confluenza nel canale Riolo.
Scolo Fossadone
Dalla confluenza nel canale Lorgana risalendo fino al secondo ponte.
Canale Menata
Da 300 m a monte della confluenza del Canale Menatello Nuovo al ponte posto a circa 1 Km a valle di Via
Bassa compreso l'intero corso del Canale Menatello nuovo.
Canale Garda basso
Dal sottopasso del canale Garda alto a risalire per circa 150 metri.
Scolo Durazzo
Dal confine con la tenuta Simoni a circa 300 m a monte del ponte Stoppino.
Scolo Quinto
Dal confine con la tenuta Simoni a circa 300 m a monte del ponte Stoppino.
Collettore delle Acque basse
Dal ponte di via Riosti allo sbarramento di immissione nel fiume Reno.
Fossetta delle Armi
Dal ponte di via di Mezzo alla confluenza del Colatore Edoardo.
ZONE di PROTEZIONE della fauna ittica
A - Divieto di pesca dalle ore 19 della prima Domenica di Ottobre alle ore 6 dell'ultima Domenica
di Marzo
Torrente Silla
dalla località Borre al Molino di Gaggio.
Bacino di Suviana
dalla briglia sul torrente Limentra di Treppio a valle per 200 metri.
Bacino di Pavana
parte in Provincia di Bologna.
Rio Lama
Dal ponte della S.P. 61 Val di Sambro alle sorgenti.
Lago di Bivio
Intero perimetro
Torrente Gambellato
Dal ponte di Roncobilaccio alla confluenza del fosso del Biscione.
Rio Voglio
Dal ponte di Pian del Voglio alla confluenza nel torrente Setta.
Torrente Sillaro
dal confine con la Provincia di Firenze al Molino di Belvedere.
B - Divieto di pesca dalle ore 18 dell'ultima Domenica di Febbraio alle ore 6 dell'ultima Domenica
di Marzo
• Bacino di Suviana - Bacino di Brasimone - Lago di Castel dell'Alpi
• Bacino di Santa Maria compreso il torrente Brasimone, dall’immissione nel lago stesso a risalire
fino al ponte per S. Damiano.
C - Divieto di pesca e detenzione di esemplari di Lasca dalle ore 7 del 1 Febbraio alle ore 21 del 31
Maggio
Tutti i corpi idrici della Provincia di Bologna
D - Divieto di pesca dalle ore 5 del 1 Maggio alle ore 22 del 15 Giugno
Torrente Santerno
Dalla briglia a valle del ponte della S.S. Montanara in Borgo Tossignano, alla confluenza del rio
Mescola.
Per 200 metri a valle delle seguenti briglie: Viale Dante, Via del tiro a segno, Cava del frantoio a
valle del ponte di Codrignano, Riviera, Gatto nero, Filetto.
E - Divieto di pesca dalle ore 5 del 15 Maggio alle ore 22 del 30 Giugno
Collettore Acque alte
Dall'origine al ponte in località Biancolina.
Canale Garda basso
Dall'origine al ponte Rosso.
Scolo Zenetta di Dugliolo
Dal sottopasso del canale Allacciante alla confluenza nel canale Lorgana.
Scolo Quinto
Da 300 m a monte di ponte Stoppino alla confluenza nel canale Lorgana.
Lago Rosso alto
Lago Pozzo Rosso
Lago Ronco
ZONE a regime SPECIALE di PESCA
A - ZONE a RILASCIO OBBLIGATORIO (in aree montane)
Divieto di detenzione di esemplari di fauna ittica, divieto di impiego di ami con ardiglione e di uso e
detenzione del cestino.
Fiume Reno
Dal ponte della Madonna del Ponte alla briglia PAI-DEMM, compresa l'area di confluenza del Rio
Maggiore.
Dal ponte ferroviario di Lissano al ponte della strada comunale Carbona – Oreglia – Campolo.
Dal ponte di Calvenzano alla diga di Pioppe di Salvaro.
Dalla briglia di Sperticano alla briglia di Marzabotto.
Torrente Setta
Da ponte Cattani a ponte Quercia.
Torrente Savena
Dalla passerella di Molino dell'Allocco al ponte della S.P. Monzuno.
Torrente Santerno
Dal ponte Alidosi al ponte della Bicocca.
B - ZONE a RILASCIO OBBLIGATORIO ( in aree di pianura)
Divieto di detenzione di esemplari di fauna ittica con esclusione delle specie alloctone, divieto di
impiego di ami con ardiglione e di uso e detenzione del cestino. E’ vietata la pesca con la bilancella.
Il regolamento non si applica sui campi di gara permanenti ai partecipanti alle manifestazioni
agonistiche limitatamente ai tempi di svolgimento della gare.
Torrente Santerno
Dal ponte della Via Emilia al ponte della ferrovia Bologna-Ancona.
Canale Lorgana
Da ponte Fornace al confine con la Provincia di Ferrara.
Canale Crevenzosa
Dal Canale Emiliano Romagnolo fino alla confluenza con il canale Riolo.
Canale Collettore delle Acque alte
Dalla confluenza della Fossa Zena al ponte Scagliarossa.
C - ZONE per la PESCA A MOSCA con RILASCIO OBBLIGATORIO
Divieto di detenzione di esemplari di fauna ittica, divieto di impiego e detenzione di qualunque tipo
di esca ad esclusione della mosca finta galleggiante o sommersa e della ninfa, purché prive di
ardiglione; è vietato altresì l'uso e detenzione del cestino.
Torrente Savena
Dal lago di Castel dell'Alpi al ponte di Cà di Vassura.
D - ZONE per la PESCA con ESCHE ARTIFICIALI e con RILASCIO OBBLIGATORIO
Divieto di detenzione di esemplari di fauna ittica, divieto di impiego e detenzione di qualunque tipo
di esca ad esclusione delle esche artificiali, purché munite di un solo amo e prive di ardiglione, è
vietato altresì l'uso e detenzione del cestino.
Fiume Reno
Dal ponte pedonale di Biagioni al ponte di Molino del Pallone.
Torrente Setta
Dalla seconda briglia a valle di ponte Cipolli a 500 metri a monte del ponte medesimo.
Da 500 metri a monte del ponte Leona a 200 metri a monte dell'opera di presa HERA.
Torrente Sambro
Dal ponte di Valle alla confluenza del rio dei Molinelli.
Torrente Savena
Dal ponte di Cà di Vassura al ponte del Chiusello.
Torrente Santerno
Dal confine con la provincia di Firenze al ponte di Valsalva.
E - ZONE a MISURA MINIMA PARTICOLARE
Divieto di detenzione di esemplari di Barbo comune e di Barbo canino di lunghezza inferiore a 20
cm e di esemplari di Luccio di lunghezza inferiore a 50 cm.
Tutti i corpi idrici della provincia di Bologna.
F - ZONE a CATTURABILITA’ LIMITATA
- Per ciascun pescatore la cattura giornaliera di Vaironi è limitata ad un massimo di 50 esemplari.
Tutti i corpi idrici della provincia di Bologna.
G - ZONE per la PESCA con SOLA CANNA
Divieto di pesca con la bilancella.
Torrente Samoggia
Dalla confluenza nel fiume Reno risalendo a monte per circa 500 metri.
Canale Emiliano Romagnolo
Intero tratto scorrente in provincia di Bologna.
Canale della Botte
Dal ponte della SS. 64 a valle per 500 metri.
Collettore Acque alte
Dall'origine al ponte in località Biancolina.
H - ZONE SPERIMENTALI a RILASCIO OBBLIGATORIO in Campi di Gara
- divieto di detenzione di esemplari di fauna ittica. La pesca è consentita con una sola canna munita
di amo singolo privo di ardiglione. E’ vietato l’uso e la detenzione del cestino/nassa e la pesca con
la bilancella. Il regolamento non si applica ai partecipanti alle manifestazioni agonistiche
limitatamente ai tempi di svolgimento della gare.
Torrente Santerno
Dal ponte della Tosa alla briglia di Viale Dante
Dalla briglia nei pressi della confluenza del rio Mescola alla briglia di Riviera.
Torrente Silla (Periodo di istituzione dal 1 Marzo al 13 Giugno)
Dalla briglia di Molino di Gaggio alla briglia di Silla.
Canale Riolo
Da ponte Campanari al ponte della S.S. n. 64.
Canale Allacciante
Dal ponte della strada Malvezza-Capofiume alla confluenza nel canale Lorgana.
Canale Garda alto
Dal ponte delle S.P. n. 50 S. Antonio al confine con la Provincia di Ferrara.
I – ZONE per l’ESERCIZIO del CARP-FISHING
è consentita la pesca notturna esclusivamente a fondo senza l’uso di nessun tipo di galleggiante e
con esche e pasture vegetali o sfarinati. Gli esemplari catturati devono essere immediatamente
rilasciati ed è vietato l’uso e detenzione del cestino.
Bacino di Suviana (pesca consentita con 1 sola canna)
Riva sinistra, dal campeggio fino all’ancoraggio a terra delle boe di delimitazione dell’area di
scarico della diga.
Bacino di Brasimone (pesca consentita con 1 sola canna)
Intero perimetro ad esclusione del tratto individuato a Zona di ripopolamento e frega.
Fiume Reno (pesca consentita con 3 canne)
Da Cà delle Curve alla confluenza del torrente Samoggia.
Torrente Santerno(pesca consentita con 3 canne)
Dal ponte della Via Emilia al ponte della ferrovia Bologna-Ancona.
Canale Lorgana (pesca consentita con 3 canne)
Dal ponte di Via Morgone al confine con la Provincia di Ferrara.
L - ZONA SPERIMENTALE per la PESCA del SILURO
La sola pesca al siluro è consentita fino alle ore 24 con l’impiego di un massimo di 3 canne munite
ciascuna di amo singolo di apertura tra punta gambo non inferiore a 1 cm.
E’ vietata la detenzione di specie ittiche non alloctone. Gli esemplari di siluro catturati devono
essere immediatamente soppressi ed asportati al termine dell’attività.
Torrente Santerno
Dalla prima briglia a monte del ponte della Tosa alla briglia del ponte della Via Emilia.
M - ZONA SPERIMENTALE in area di PARCO REGIONALE
La pesca consentita con canna munita di un solo amo privo di ardiglione; è vietata la detenzione di
esemplari di Trota fario di lunghezza inferiore a cm 25. Ciascun pescatore non potrà trattenere più
di 2 individui di trota fario per giornata di pesca e dopo la cattura del secondo esemplare dovrà
cessare immediatamente l’attività.
Torrente Limentra di Treppio
Dalla confluenza del Fosso di Chiapporato alla briglia di chiusura del Bacino di Suviana.
N - ZONA SPERIMENTALE per la PROTEZIONE del LUCCIO
- Divieto di detenzione di esemplari di fauna ittica, divieto di impiego di ami con ardiglione e di uso
e detenzione del cestino.E’ vietato l’uso e la detenzione di piccoli pesciolini vivi o morti da
impiegare come esca.
Lago Rosso basso
O – ZONE SALMONICOLE
- La pesca è consentita esclusivamente con ami privi di ardiglione o con ardiglione schiacciato. La
rescissione della lenza è obbligatoria solo nei casi in cui la slamatura appaia pericolosa per la
sopravvivenza del pesce catturato.
Tutte le acque classificate D della provincia di Bologna.
P - ZONA SALMONICOLA SPERIMENTALE
- La pesca è consentita esclusivamente con ami privi di ardiglione; è vietata la detenzione di
esemplari di salmonidi di lunghezza inferiore a cm 22. L’azione di pesca deve essere
immediatamente interrotta dopo la cattura del quinto esemplare.
Torrente Savena
Dalle sorgenti all’immissione nel lago di Castel dell’Alpi.
ZONE di DIVIETO di PESCA PERMANENTE
La pesca è stabilmente vietata nei tratti compresi tra 50 metri a monte e 50 metri a valle delle
seguenti opere idrauliche.
Canale Riolo
-paratoia a monte del ponte Madonna;
- paratoia e sotterranea Navile - S.S. 64.
Scolo Galliera
- paratoia nei pressi della confluenza nel canale Riolo.
Scolo di Valle - Scolo Calcarata
- idrovora Varani e sotterranea dello scolo Tombe.
Scolo Tombe
- paratoia su via Cà Bianca.
Canale Lorgana
- sotterranea Botte Vescovo.
Canale Sesto alto
- chiavica Rondanina;
- chiavica e sotterranea Quaderna.
Scolo Acquarolo
- idrovora Massarolo e chiavica Quaderna.
Canale Allacciante
- chiavica Ghiaroni.
Scolo Durazzo
- chiaviche Lorgana e Saiarino.
Canale Garda alto
- idrovora Forcaccio e sotterranea Canale di Medicina.
Scolo Menatello nuovo
- idrovora Menatello.
Canale Emiliano-Romagnolo
- botte fiume Reno;
- idrovora di Galliera (denominata Crevenzosa);
- ponte di Massumatico;
- ponte di via Marconi (S. Giorgio di Piano);
- sottopasso della strada comunale di S. Maria in Duno;
- botte scolo Acquarolo;
- botte strada provinciale Medicina - S. Antonio;
- botte strada comunale Lume;
- botte strada provinciale Lughese;
Scolo Allacciante Gallego-Fiumazzo
- da 50 m a monte a 50 m a valle della paratoia di sbocco nel Collettore delle acque alte.
ZONE di DIVIETO TEMPORANEO di PESCA
Divieti temporanei di pesca potranno essere istituiti in canali o corsi d'acqua soggetti a condizioni
ambientali particolarmente critiche o tali da rendere eccessivamente vulnerabile la fauna ittica.
Gli ambiti protetti sopra elencati possono essere agevolmente visualizzati accedendo al sito
istituzionale www.provincia.bologna.it ed utilizzando la cartografia interattiva accedibile dalla
pagina http://cst.provincia.bologna.it/cacciapesca
Il presente calendario è stato stampato in 10.000 copie formato A3 e 500 copie in formato
manifesto; la diffusione è avvenuta attraverso le Associazioni piscatorie, gli U.R.P. della
Provincia e dei Comuni, gli esercizi di articoli Caccia e Pesca, le sedi locali della Polizia
Provinciale e gli uffici del Servizio Tutela e Sviluppo Fauna. La capillarità dell'informazione
può essere ritenuta sufficiente per colmare eventuali lacune nei tabellamenti.
AVVISO ai PESCATORI
Numerosi corsi d'acqua della provincia di Bologna sono interessati da bacini idroelettrici che
possono rilasciare cospicui quantitativi d'acqua in qualunque momento, si invitano pertanto i
frequentatori dei nostri fiumi a prestare attenzione ai cartelli monitori che segnalano le zone
maggiormente a rischio. In particolare comunque segnaliamo i seguenti tratti:
Fiume Reno - dallo sbarramento di Molino del Pallone a Ponte della Venturina;
Torrente Limentra di Sambuca - da Pavana fino a Ponte della Venturina;
Torrente Limentra di Treppio - da Suviana a Riola di Vergato;
Torrente Brasimone – dalla diga di Santa Maria alla confluenza nel torrente Setta.
 
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